Martedì 21 marzo 2017 ore 21 Teatro Binario
Conferenza caos aperta a tutte le comunità del nostro territorio
Comunità vive, scomparse, globalizzate, individualizzate.
Condotta da Primola, Micaela Casalboni, attrice, e Andrea Paolucci regista della Compagnia del Teatro dell'Argine di San Lazzaro con alle spalle tante esperienze teatrali comunitarie (L'Aquila, Lampedusa, Bergamo, San Lazzaro). Parteciperà anche la Professoressa Federica Zanetti, che insegna "Strategie didattiche e di comunicazione per gli adulti e Strategie e strumenti dell’empowerment e della cittadinanza attiva" dell'Università di Bologna.
Prenotazione ed info: 349 35 23 188
DOVE SONO GLI ALTRI?
Cerchiamo il lievito buono per il pane delle relazioni di comunità.
CHI? NON CAPISCO? PARLA PIU' FORTE!!
Abbiamo trovato il lievito madre giusto. Da oltre 40 anni è conservato e nutrito tutti i giorni da nonna Carmela e da zia Cinnenna. Non lo trovi uguale nelle pubblicità.
É il lievito per fare il pane, un romagnolo misto globalizzato.
Ascolta, mi raccomando, non scambiarci però per buonisti.
COME SI PREPARA?
Lo prendi, lo impasti ci aggiungi acqua e farina, lo fai lievitare in cucina per una notte, ne stacchi una porzione per fare il pane, e il resto lo riponi in un vasetto al fresco, a rivivere.
Il pane, condito con l'aria della tua terra, insaporito di spezie e semi dell'altro mondo, è più caldo, più affettuoso, più socievole.
E così, ti sembra davvero buono questo pane. Come leggere un racconto.
Un bel fantasma di gioia di comunità.
SONO ANCORA NECESSARIE LE COMUNITA'?
Partendo dalla metafora del lievito, ci siamo chiesti sono ancora necessarie le comunità? Ci sono ancora? Sono solo liquide? Meglio piccole o grandi?
E Cotignola? E Lugo? E Bagnacavallo? E Fusignano? E San Severo? E Barbiano? E Granarolo? E Faenza? E San Lorenzo? E Voltana? Che comunità sono? E i Social Network, che razza di comunità sono?
Nel paese delle feste, Cotignola, quante sono le comunità viventi ? Che cosa dicono? Che cosa chiedono? Che cosa offrono? E il Teatro Binario? E la cultura? E l'arte? E il lavoro?
INSOMMA, E' PROPRIO UNA CONFERENZA CAOS APERTA A TUTTI.
Una serata imprevedibile, con tanti lieviti, quello della paglia dell'Arena, quello del Teatro Binario, quello delle comunità della Romagna.
Al termine della serata ad ogni partecipante sarà dato una vaso con il lievito madre di nonna Carmela.
Se poi sei interessato a fare una ricerca vera sulle comunità della nostra zona, potremmo anche darti un contributo.
Non aspettare solo di ricevere, prima devi anche dare se vuoi vivere una gioia più piena.
Chi ci vuole dare un mano per fare più lieviti ci contatti.
Ci aiutate a fare più vasetti con il lievito madre per la sera del 21 marzo
info@primolacotignola.it
RICETTA PER IL LIEVITO MADRE DI PRIMOLA
Prendere una tazza, fare la tara e pesare il lievito.
Aggiungere la metà in peso d'acqua e mescolare un po' (es. se il lievito pesa 70 g, aggiungere 35 ml di acqua);
aggiungere farina 0 o 00 pari allo stesso quantitativo in peso del lievito, farina non integrale! (es. se il lievito pesa 70 g aggiungere 70 g di farina. Non si deve considerare il peso complessivo di lievito+acqua);
mescolare lievito, farina e acqua. Aggiungere a piacere un cucchiaino di miele mentre si mescola l'impasto.
Se l'impasto è troppo appiccicoso, aggiungere farina, fino a raggiungere un composto morbido che non si appiccica alle mani.
Dividere a metà l'impasto e metterne metà nel barattolo iniziale e metà in una ciotolina a lievitare. Passate 4 o 5 ore, il tempo sufficiente a vedere lievitare l'impasto, si può rimettere il lievito nel barattolo in frigo e utilizzare quello nella ciotola per le varie preparazioni.
Di solito io uso 80 g di lievito per 500 g di farina.
Quando si prepara pane o pizza di solito ci vogliono 7/8 ore di lievitazione in forno tiepido e panno umido sulla ciotola della preparazione.
Non lavare con detersivo la ciotola in cui si tiene il lievito, ma lavarla con acqua calda.