L'Arena è già iniziata. Quella meno nota, una fatica fantastica, di una tribù improvvisata di luglio in un grandissimo set cinematografico o teatro di fiume che racconta e ascolta.
Ma l'alba di sabato 9 luglio 2016, ore 5.45, di fronte ai ritratti di Borondo, che guardono il Canale Emiliano Romagnolo, è davvero il più grande e bel teatro all'aperto che ci sia.
Il rito iniziatico d'Arena.
Ci si ritrova presso il podere Patuelli in via Cenacchio (dove la strada interseca il Canale emiliano romagnolo: non cercate un numero civico.)
Prima, parcheggiate nel parcheggio del campo sportivo dell'Arena (il solito), poi venite a piedi.
La raccolta delle balle si apre con il concerto di Marta Celli arpa celtica e Ozgur Yalcin, santur.
Nel giugno 2014, mentre si esibisce in Piazza Maggiore, Marta conosce Ozgur che si trova a Bologna quel giorno per una tappa del suo documentario “Travelling street music project”da Barcellona a Istanbul e lì avviene l’incantesimo e insieme per la prima volta fanno dialogare arpa celtica e santur iraniano.
Arpa e santur, donna e uomo, Europa e Asia, a volte siamo portati a pensare a distanze culturali incolmabili, eppure, scendendo in profondità nella loro musica fluida, troveremo strane simmetrie e favolose coincidenze.
Prosegue con un convivio colazione di campagna sotto le acacie e con Sanzio Guerrini che suona il sax, offerto da Quelli di Primola.
E si trasforma in 4/5 cantieri di lavoro e creazioni di "arte di fiume e di terra".
Costruisci il tuo pezzo d'Arena vieni a caricare una balla sul carro.