Sabato 25 febbraio 2017 – ore 21
Scuola Arti e mestieri (via Cairoli 3)
Luca non cammina, ma sa volare. Non ha le ali, ma un’armonica a bocca, e la musica è il suo
cielo. Scrive canzoni, che ci proporrà insieme ad altri brani scelti dal repertorio cantautorale
italiano, tra cui non mancherà Edoardo Bennato, suo grande ispiratore.
Info e prenotazioni: 349 3523188
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Tutta la rassegna di: Prima che cambi l'ora
Dal blog vorrei leggere in treno
IL VIAGGIO DI LUCA BLUES MAN di Odette Teresa
"Sono o non sono il Capitan Uncino…"
Il ragazzo sul palco ha lunghi capelli castani, un cappello, occhiali scuri che fanno tanto blues e canta.
Canta, e quasi senza rendermene conto mi ritrovo a cantare insieme a lui,a seguire il ritmo della musica, e un po’ ci resto male quando il brano finisce.
Quando poi finita la canzone guarda sicuro verso le telecamere dicendo: "Io ho le gambe bloccate, non la testa" e continua esortandoci a non crearci blocchi mentali, ad abbattere i pregiudizi nei confronti dei disabili, mi sento gli occhi luci di e maschero a stento la commozione con un sorriso.
Il ragazzo sul palco è Luca Blues Man, come vuol essere chiamato.
Dalla nascita, per una negligenza medica, è affetto da tetraparesi spastica e si muove grazie all’ausilio di una carrozzella elettrica, sulla quale, mi dice con un sorriso la madre "va a scheggia".
La prima cosa che colpisce di lui è il sorriso: un sorriso che parte prima dagli occhi e poi si irradia, disarmante, un sorriso che ti conquista subito.
Quando si parla di musica Luca Blues Man si trasforma, soprattutto quando il discorso cade su Edoardo Bennato, il cantautore napoletano che nella sua vita ha giocato e gioca un ruolo importantissimo.
La musica ha da subito fatto parte della sua vita, anche perchè il padre da autodidatta suona molti strumenti ed ascolta vari tipi di musica, come il reggae, il funky,i cantautori italiani e il blues.
A sei anni, però, è successo qualcosa.
Quell’anno a ‘Imola in musica’, una manifestazione che da molti anni si svolge nella città dove entrambi viviamo, si esibiva Edoardo Bennato e i genitori hanno condotto il figlio a vederlo.
E’ stato l’inizio di una lunga serie di concerti (attualmente siamo a quota 25) e di un grande amore.
Da lì è iniziato il viaggio di Luca Blues Man: l’acquisto dei CD di Bennato, l’imparare le sue canzoni, la passione per l’armonica (ne possiede tantissime,in tutte le tonalità), l’esigenza di esprimersi attraverso la musica, di progredire.
Attualmente Luca Blues Man gira video musicali che poi posta su You Tube, ha un proprio sito (per chi volesse visitarlo ecco l’indirizzo: http://lucabluesman.jimdo.com), ha raccolto in un CD otto pezzi da lui composti.
Lui e la sua band, I Trecccani (scritto volutamente con tre C non è un errore!), composta da lui, un chitarrista e un bassista e last but not least la sua cagnolina nel ruolo di mascotte, da quattro anni sono una presenza fissa a Imola in Musica e suonano live a feste in estate e ad eventi in inverno.
Certo, per lui non tutto è stato rose e fiori: a nove anni si era iscritto a una scuola di musica molto nota in città (attualmente chiusa), superando ottimamente i provini, per vedersi rifiutato perchè non in grado di muoversi autonomamente.
Sono colpi duri per un ragazzo sensibile come lui, e ancora oggi, quando sua madre me ne parla, il suo sguardo si vela.
Nonostante questo però lui ha continuato e continua questo suo ‘viaggio senza direzione’ (definizione sua).
E Bennato, vi chiederete?
Lui c’è sempre nella vita di Luca Blues Man e il loro rapporto è diventata una bella, salda amicizia, che per lui è fonte di orgoglio e di gioia.
Guardo l’orologio e mi accorgo che il tempo è volato, e quasi mi dispiace lasciare Luca Blues Man.
Esco da questa casa arricchita e serena. Buon viaggio, Luca Blues Man, e buona musica!