Novello ha 4 trattori, di cui due landini del 52 e del 53. Li ha sistemati, assemblati, curati, custoditi con una passione e una gioia che quando uno vuole vederli, ti porta nel suo casone come ci fosse Mozart che tiene un concerto.
L’altro giorno sono andato a casa sua con Lela, la sua vicina di casa che ha visto nascere.
Con lo sguardo allegro e gioviale mi ha aperto il casone.
Ecco i due landini, uno a testa calda, che io ne ho sempre sentito parlare senza mai capire cosa fosse. Per me la testa calda è uno che si incazza e se gli rompi i coglioni ti sistema con un pugno in mezzo agli occhi.
Allora, finalmente, gli ho chiesto che cosa vuol dire a testa calda. Lui mi ha indicato un punto davanti al Landini dove penso ci sia un pezzo dell’ingranaggio del motore. “Li sotto - mi dice -lo devi riscaldare con un lume a carburo. In questo modo, dopo che è caldo, lo metti in moto.”
In questi giorni parlando di Landini ho scoperto che se a uno dici: sai che a Cotignola c’è uno che alleva i landini, subito l’altro ti chiede: ma quale landini, quello a testa calda. E se tu gli rispondi: sì, lui ti guarda, facendoti sentire più importante come avessi trovato una pepita d’oro nel laghetto della pesca di Cotignola, e con una faccia sorpresa e sorridente ti dice: oscialamadona!!
Novello ha 75 anni, ha lavorato in Sicilia, dirigendo tanti operai ed è uno curioso di vita che ha vissuto tante esperienze. Insomma, conosce l’animo umano.
“Ora che ho compiuto 75 anni, il Landini non lo porto più in piazza alla festa della sagra dell’uva. Dopo i 75 non me la sento più. E poi dopo ho paura che mi dicano: “guarda quel pataca, a 75 anni porta ancora il landini in piazza”.
“Allora, io me li tengo qui, nel mio casone e funzionano tutti, sai. Ogni 15 giorni li metto in moto tutti, perchè non posso mica lasciarli qui senza che respirino.”
“Suonano come violini. Devo sempre sistemarli. Vedi, questa è una ruota che ho comprato ad un mercatino e l’ho sistemata io.”
Ad un certo punto gli chiedo: “Novello, ci puoi portare il tuo landini all’arena delle balle di paglia?” Dobbiamo fare un concerto con il Landini. Lui ride divertito, ci pensa un po’, poi dice: in questo caso ve lo posso dare. Per un concerto non posso mica dire di no”
Oggi mi ha telefonato il musicista che ha composto gli spartiti del concerto. Mi ha chiesto: “l’hai trovato il Landini?” “Si l’ho trovato ce l’ha Novello, gli ho detto, un bel tipo, un cotignolese di 75 anni che abita poco distante dall’arena.”
“Ma..- mi chiede Giorgio, il musicista - è disponibile?”
“Sì, sì è disponibile a portarlo”, rispondo.
E lui con una pausa mi chiede: “Ma lo sa suonare? Perchè al concerto bisogna che il Landini suoni. Se gli dico: dai del gas ad un passaggio musicale lui deve dargli del gas e passare dal ton ton ton al tututututu.”
Ti immagini che Novello venga all’arena a suonare il Landini con 20 musicisti!!
Pensando a questo sono andato giù di testa.
A questo punto, mi vedo Novello, in attesa che arrivi il 16 luglio, per il mitico concerto o’land’o, tutti i giorni dentro al suo casone ad accordare il suo Landini come fosse un pianoforte. Lo mette in moto, lo ascolta battere il tempo, lo pulisce, lo liscia, sente le note.
E poi, quella sera, con il cuore che batte per i grandi avvenimenti, si siederà nel sedile del prestigioso landini a testa calda.
Ve lo immaginate voi Novello su quel sedile più in alto degli altri musicisti che sembra Abbado che dirige la Filarmonica di Berlino dando il tempo con il Landini?
Mario Baldini
22 giugno 2011