Chi è Valentino Bettini? (21/01/2025)

 Chi è Valentino Bettini?
“Ho fatto cortometraggi dal 1993 e ho messo insieme una produzione mica piccola”.
L'autore di Mosquito, ospite del Cinema Sparaguaj venerdì 24 gennaio, ore 21 

Un romagnolo, impallinato di musica e film western, fino a conoscere Sergio Leone. Motociclista, amico di Freak Antony, avventurista, stuntman, rockerista dei Koppertoni, regista di cose che neanche lui sa perché. Un incrocio di fotografia e di demenza romagnola naturale, uniti ad estri vari, fusi a Castel Bolognese con le sue passioni e una vita recintata alle poste di Bologna dove ha lavorato.
Suo babbo, Alfeo, detto il Pirata, amava la fotografia e imprese al limite dell’impossibile che ha trasmesso al figlio.

Su ciò che ha fatto dice: “Non tentare di capire. Già viviamo in un mondo assurdo, impossibile da capire, del tutto illogico, non vedo perché il cinema dovrebbe avere un qualche senso…”
Chi l’ha conosciuto negli anni d’oro, s’immagina chi è.

Il suo Mosquito è un mirabile viaggio in Romagna, realizzato con i suoi fondi negli anni 1997, 1998, 1999, tirando fuori 40 milioni dalle sue tasche. Le scene scartate di Mosquito le passava a BLOB di Rai tre, con cui aveva avviato una collaborazione.

Ci sono parole facili per definirlo: visionario, matto. Non sono però complete. I sogni matti dei romagnoli del 1900 erano la normalità. Quando tornavi a casa dall’ospedale e magari eri stato sul punto di morire, la prima cosa che ti chiedevano era, non come stai, ma cosa sognavi durante il ricovero? E chi avevi incontrato nei sogni?
Valentino sogna, sì, ad occhi aperti, si sbatte parecchio, finchè non li ha realizzati non sono sogni.

Ti racconto questo tanto per farti capire qualcosa di lui.
In questo mese ha pubblicato un video di 3 minuti Befana attack Babbo Natale  , con effetti motion, tutti suoi. Bellissimo. Quando lo vedrai capirai.

L’unica cosa che ti voglio anticipare, caro lettore, è che le immagini del video non le ha costruite seduto, a grafica di computer. Sono tutte situazioni e gesti realizzati fisicamente da stuntman e fotografate dal vivo. Un materiale fotografico immenso, utilizzato per un montaggio motion. Un sogno lungo mesi, nei vari bagni del mare di Portocorsini con le navi crociera sullo sfondo.
Sogno e tempo, senza un perché.

Mosquito l’ha montato all’inizio di questo secolo ed è riuscito a farlo girare nelle sale romagnole, fino ad arrivare a cinecittà. Dopo tanti anni, mi dice: “forse ho coperto tutte le spese”.
Puoi vedere paesaggi e personaggi della Romagna che adesso non ci sono già più.

Gli chiedo: “Secondo te, farà ridere come ho riso io quando lo vidi a Palazzo Sforza, oltre 20 anni fa?” Valentino, prima di rispondere alla domanda, mi dice. “Lo sai che a Cotignola mi avete dato un assegno di 100 euro, che mi sono ritrovato adesso senza averlo mai riscosso. Lo conservo. Ci sono film che invecchiano. Quando le rivedi dopo un po’ di tempo non ti dicono più niente. Per me Mosquito parla più adesso di allora, soprattutto ai giovani. Quel modo di vivere un’avventura nell’avventura gli arriva come una favola”.
Andrai ancora avanti? “Anzi, di più. Fra pochi mesi vado in pensione. Il bello sta per nascere, adesso.”