La bocca del bosco delle acacie di Matilde Baglivo, realizzata con i consigli e gli aiuti del maestro di cartapesta Gilberto Donati.
Puoi entrare dentro il boschetto di acacie passando da una grande bocca che ti propone un piccolo percorso digestivo dove puoi nutrirti di quello che vedi.
Matilde è la ragazza artista che abbiamo presentato così.
Matilde corre, corre sopra la polvere della carraia, corre con i pensieri.
Matilde salta, salta sopra un sasso, salta sopra una nuvola.
Matilde si spaventa con la morte, si spaventa nel bosco, si spaventa di non lasciare una traccia.
Matilde ringrazia e ti viene a trovare con una parola.
Matilde è all’Arena con la sua “Bocca del bosco delle acacie” con i fili delle canne delle erbe palustri.
Matilde sorride con lo sguardo che schioppetta di luci.
Matilde è dolce, e vorrebbe farsi ascoltare con l’arte, come fosse un artigianato del vivere.
Matilde è simpatica perché non ha paura di dare e di chiedere.
Matilde si sente paglia, si sente campi dorati, si sente distese di girasoli.
Matilde si sente nuove montagne, laghi profondi in cui annegare, punte innevate in cui congelare il cuore.
Matilde non l’afferri perché non sa chi è sta cercando i sensi del vivere.