E improvvisamente le Lune di Primola (25/07/2010)

E improvvisamente nel cuore della notte spuntano le lune. Lune sparse, in fila, a grappoli e lente ti accompagnano, fanno da sfondo, ti parlano di poesia. Sono lune legate alle canne raccolte nei canneti del fiume Senio, portate in giro sulle spalle da quelli di Primola.
E quando le lune cominciano a camminare, la gente applaude con un oh! di meraviglia.
Eraldo Baldini ha scelto l’Arena delle balle come scenografia per ambientare una sua intervista televisiva di presentazione dei suoi romanzi.
Lo scenario dei primi due giorni dell’arena delle balle di paglia ha avuto un grande successo. Ma più della partecipazione (in due serate 1200 persone hanno scelto di arrivare in questa unica arena delle balle di paglia della Romagna) contano, per quelli di Primola, le cose dette e le atmosfere.
Irripetibile è stato il pathos dell’arena con l’Odiseo di sabato sera interpretato da Magnani, straordinario, che la gente, dopo lo spettacolo, ha fermato tra le luci e le penombre delle balle per dirgli: bravo!
Lo scrittore Paolo Nori, che ha letto con una voce teatrale brani del suo ultimo romanzo “I malcontenti”, è rimasto colpito dall’arena ed ha cambiato il programma della domenica dicendo che ritornerà domenica al concerto di Elew.
E poi c’è la Casa delle ombre in fondo al fiume di Marilena Benini. Una casa magica, che ha come colonne portanti i rami delle acacie del fiume e le pareti sono formate dai lenzuoli matrimoniali di Caplì, il babbo di Lela, che non c’è più, ma che continua a parlare con i suoi lenzuoli. Le pareti/lenzuola svolazzano e i pesci di Marilena volano nuotando nell’aria, ma forse sono veramente in acqua. I bambini entrano e giocano con le ombre e gli adulti/poeti si riempiono di stupore.
Luigi Berardi se ne sta nella sua Arena del Canale Emiliano Romagnolo a sedere sotto una luce, appoggiato ad una balla, davanti alle sue conchiglie che galleggiano nel canale e con i suoni, che lui ha registrato, della cascata di un incontro, quella del canale con il Senio. “Dopo la cascata c’è una partitura di silenzio - dice Berardi - e in quel momento senti i mille suoni armonici della notte che prima non sentivi”. E se vuoi ascoltare la sua voce poetica che ti spiega le armonie e i segreti dei suoni, dell’udibile e del non udibile, lui ti accompagnerà vicino alle sue conchiglie, nel canale.

Mario Baldini
25 luglio 2010