Oggi ho visto una colonna di polvere per le strade di Cotignola (08/04/2020)

La piazza di Cotignola

Settantacinque anni fa, proprio oggi, 10 aprile, il cielo era pieno di aerei e nelle carraie dei campi si sollevava il polverone incredibile di una colonna interminabile di carrarmati, di soldati a piedi e gip militari.

Quella mattina, Valentinotti Pietro, partigiano che adesso ha 95 anni, fece prigionieri alcuni tedeschi. Leno e Don Stefano, due partigiani, uno comunista e l'altro prete, attraversarono il fiume minato per urlare al comando neozelandese: “non bombardate su Cotignola, non bombardate su Cotignola”.
Ne è passato del tempo. 
Per le strade di Cotignola e dei comuni c’erano solo le macerie delle case distrutte. Una miseria nera che riempiva le case.
Eppure, da quel giorno di festa nacque un miracolo. Non ci fu la disperazione della distruzione.

Ma il miracolo della ricostruzione animò per 15 anni la gente del paese.
Vivo nel Paese che conserva anche il miracolo di avere salvato durante il fascismo 41 ebrei. Il Paese dei Giusti. Ma non basta una parola.

Quest’anno è il primo anno nella storia di Cotignola in cui non si celebra la Liberazione.
A scuola gli insegnanti non ne hanno parlato con i ragazzi.

Primola non ha partecipato alla camminata con i ragazzi delle medie o delle elementari, come abbiamo fatto negli ultimi anni.

In famiglia non parliamo altro che di coronavirus. Siamo stati costretti ad azzerare tutti gli altri argomenti. Stiamo imparando a darci una mano senza toccarci. Abbiamo imparato a capire quanto sia importante la comunità.

Ma non possiamo dimenticare cosa successe 75 anni fa. Non possiamo non raccontarlo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Ne hanno bisogno. Ci dà l’energia per l’oggi.

Nella nostra pagina youtube abbiamo raccolto in questi anni tante testiminianze. Puoi trovare diversi  video  che racconano quei giorni: Youtube Primola

Dovremo affrontare con forza e idealità la prossima seconda ricostruzione dalla guerra contro il coronavirus.

Ricostruire l’Italia. I nostri Paesi. Il pianeta. Le nostre relazioni, la nostra fiducia. Il nostro modo di stare al mondo. La nostra ecologia. Cambiare certe strade storte del progresso.

Ce n'è tanto da fare.

Cara Cotignola, vorremmo farlo con te.