Non ci resta che ridere al Binario (15/10/2022)

In autunno si accorciano le giornate e si allungano i pensieri.
Così dal 27 ottobre, ogni giovedì sera (escluso giovedì 15 dicembre, sostituito da martedì 13) alle ore 21 fino al 29 dicembre, regaliamo: Non ci resta che ridere al Teatro Binario. Commedie classiche divertenti, esilaranti, riflessive. Eccetra

Una rassegna pensata per chi vuole passare alcune ore in compagnia dei pensieri positivi in un periodo che lascia poco spazio alla serenità. 
Una carrellata di nove film cult, dagli anni ‘50 ai giorni nostri.

“Quando si ride ci si lascia andare, si è nudi, ci si scopre. Quando uno ride, vedi un po’ la sua anima. E poi quando si ride ci si muove, ci si scuote.
Ci si scuote come un albero e si lascia per terra le cose che gli altri possono vedere e magari cogliere.
Gli avari e coloro che non hanno niente da offrire, infatti, non ridono.”
Roberto Benigni

Si entra gratis, basta essere soci di Primola 2022.

Per info: info@primolacotignola.it

Giovedì 27 ottobre ore 21
A qualcuno piace caldo (1959 - 120 minuti - USA) Regia: Billy Wilder
Un rito con Marylin. Rivedere una commedia da Oscar al Binario.

Giovedì 3 novembre ore 21
Bagdad cafè (1987 - 110 minuti - Germania) Regia: Percy Adlon
Nel deserto tra Disneyland e Las Vegas c'è una stazione di rifornimento con bar e motel. Arriva a piedi una imponente turista 40enne di Monaco di Baviera e vi si installa. E porta ordine e allegria nel sordido Bagdad Café. Uno sguardo tedesco sull'America.
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Giovedì 10 novembre ore 21
Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988 - 88 minuti - Spagna) Regia: Pedro Almodovar
Storie di donne abbandonate in un appartamento da affittare nella Madrid di oggi. Farsa degli equivoci con lacrime che ha il dinamismo di un vaudeville francese, l'eleganza di una commedia sofisticata made in USA e la cattiveria sorniona di B. Wilder. In più il tocco inconfondibile di Almodóvar, il monellaccio del cinema spagnolo postfranchista.
Candela è disperata

Giovedì 17 novembre ore 21
East is east
(1999 - 96 minuti -Inghilterra) Regia: Damien O’Donnell
A Salford, sobborgo di Londra, nel 1971, abita George Khan, negoziante pakistano e musulmano osservante, con moglie cattolica del Lancashire e sette figli - una femmina e sei maschi, uno dei quali è gay - contaminati dalla cultura free degli anni '70.
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Giovedì 24 novembre ore 21
Sideways (2004 124 minuti USA) Regia: Alexander Payne
Miles e Jack, quarantenni amici da una vita, sono accomunati dalla constatazione - consapevole in Miles, più rimossa in Jack - di essere dei falliti, dei losers . Una settimana prima che Jack si sposi, partono in auto da Los Angeles lungo le strade laterali che attraversano i vigneti della California tra Santa Barbara e Santa Rosa.
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Giovedì 1 dicembre ore 21
Funeral party (2007 - 92 minuti - Inghilterra) Regia: Frank Oz
A partire dallo scambio di bare iniziale, fino all'ingerimento per errore di un allucinogeno da parte di un parente del morto, il funerale del padre di due fratelli è un carosello di pasticci, equivoci, rivelazioni e situazioni demenziali di umorismo molto british, più o meno di buon gusto, ma spesso esilaranti.
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Martedì 13 dicembre ore 21
L’apparenza inganna (2001 - 84 minuti - Francia) Regia: Francis Veber
Minacciato di licenziamento, Pignon, contabile diligente e uomo mite senza qualità, si finge gay su consiglio di un vicino di casa. Ha successo a tutti i livelli, in ufficio, in società e in casa.
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Giovedì 22 dicembre ore 21
Le donne del 6° piano (2011 - 106 minuti - Francia) Regia: Philippe Le Guay
Parigi 1962. Sul piano nobile di un elegante palazzo del 16° arrondissement vive da sempre l'abitudinario Joubert, agente bancario di successo, con la consorte mondana e due figli arroganti e viziati. Grazie all'arrivo dalla Spagna della giovane Maria, subito assunta dalla moglie come cameriera, scopre che le altre 5 spagnole, tutte domestiche che vivono al 6° piano sotto il tetto, sono una comunità dove regnano allegria, generosità solidale.
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Giovedì 29 dicembre
Zoran il mio nipote scemo
(2013 - 103 minuti - Italia)  Regia: Matteo Oleotto
Sarà perché il vino lo produce che Matteo Oleotto, 37 anni di Gorizia, dedica questo suo primo film a quel Friuli dove l'osteria è il centro sociale dei paesi e il vino spesso il solo compagno dei vecchi rimasti soli. Zoran, il mio nipote scemo di produzione italo-slovena (il 3 settembre alla Settimana della critica), è uno di quei film che inneggiano all'innocenza degli esclusi con una grazia ironica e raffinata.
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